SVEGLIA
L’UNIONE FA LA FORZA, LA CONSAPEVOLEZZA DOVRA’ DIRIGERLA
Vogliamo creare insieme una società differente, che rispetti la natura umana ed il pianeta che ci ospita?
Una società che riconosce il valore della vita, che crei un benessere reale al di là del consumismo, equilibrata ed aggiornata al potenziale del nostro stadio evolutivo?
Una società produttrice di amore, capace di sviluppare sentimenti di solidarietà, di equità; che dia valore alla qualità e non solo alla quantità?
Una società in grado di comprendere il valore dello scambio, della diversità, capace di mettersi in discussione, che si interroghi sul significato dell’esistenza?
Una società dove si ha tempo per vivere, creare, crescere, socializzare in modo significativo e coltivare la propria interiorità?
È POSSIBILE:
creare un nuova società, fondata su stili di vita diversi da quelli attualmente imposti da mostri come banche , multinazionali, istituzioni marcite e corrotte, logge massoniche segrete e amici loro.
Lo possiamo ottenere solo incontrandoci, unendo idee risorse e forze, per costruirci da soli un’alternativa.
STA ACCADENDO:
le basi ci sono già. La risposta è globale, gli esempi tutti intorno a noi. Si sta lavorando alla nascita della nuova epoca della storia umana, fondata sul rispetto reciproco e sull’auto-sostentamento, iniziando dalla realtà locale in cui si vive.
VIVERE PER CREARE FELICITA’ ED ABBONDANZA PER TUTTI
Una protesta senza rabbia, operosa, dove si creano energie ad impatto zero. Soluzioni ai grandi drammi, attraverso piccoli passi diretti verso una vita semplice ed eco-sostenibile, arricchita magari da tutte quelle cose che oggi sappiamo in più, gestite consapevolmente.
Manifesto:
SVEGLIA NON È REGISTRATO PERCHÈ NON È UN GIORNALE. SONO SOLO IDEE SCRITTE PER USO PRIVATO, EVENTUALMENTE FOTOCOPIATE E FATTE CIRCOLARE DA CHI HA RITENUTO UTILE (IN SUA AUTONOMIA) FAR CONOSCERE A PERSONE CARE.
CHIUNQUE PUÒ EDITARE SVEGLIA A CASA SUA PER CONTO SUO, SARANNO POI LE IDEE PIÙ INTERESSANTI AD ESSERE RIPRODOTTE E DIFFUSE DAI LETTORI STESSI.
GLI ARTICOLI DI SVEGLIA NON CONTENGONO MESSAGGI INNEGGIANTI AD AZIONI VIOLENTE CHE POSSONO METTERE IN PERICOLO LA VITA PUR SOLO LIEVEMENTE DI ALCUN ESSERE SENSIENTE.
LO SCOPO DI SVEGLIA SONO LA TUTELA E IL PROGRESSO POSITIVO
DI TUTTO CIÒ CHE È TERRESTRE.
NEL CASO DOVESTE INCONTRARE UNA COPIA NON RIPORTANTE QUESTA DICITURA, O CONTENENTE QUALUNQUE COSA CONTRARIA A QUESTO PRINCIPIO, SIETE DI FRONTE AD UNA COPIA FALSA: NON FATELA CIRCOLARE.
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SVEGLIA 1 / 4 data stampa originale 01-02-12
SVEGLIA
LE CONNESSIONI FRA PERSONE SPAVENTANO IL POTERE
Quanti bar ci sono sul monte Amiata?
Quanti sono invece i circoli, centri sociali, spazi per fare corsi, laboratori, ecc?
Quanti spazi pubblici chiusi o concessi solo saltuariamente e ad uso esclusivo di pochi ?
Quanti progetti proposti alle amministrazioni non sono stati considerati?
A chi conviene tutto questo?
È giusto che i giovani restino prede della noia, dell’alcool e della superficialità?
Che non abbiano gli spazi per conoscere, riunirsi, sviluppare interessi e risorse personali ?
IL CASO DEL CENTRO POLIVALENTE DI SARAGIOLO
Piancastagnaio – (…) E’ giunto in questi giorni da parte dell’ufficio tecnico comunale – area urbanistica e edilizia privata – l’ordine di demolire la struttura polivalente posta nella frazione di Saragiolo, in quanto abusiva. (…) La struttura è oggi completata, dopo un’attesa di circa un decennio da parte dei residenti, è opera voluta dai residenti come punto di riferimento e aggregazione per le attività della loro comunità. (…) la struttura sembrava prossima all’inaugurazione tanto che in essa mancano soltanto l’arredamento e piccoli interventi di rifinitura. (…)Un’opera del comune per la quale lo stesso ente pubblico ne ordina la demolizione. Gli illeciti edilizi (…) riguardano l’assenza del permesso a costruire, certe difformità dell’opera ed autorizzazioni relative sia al vincolo idrogeologico, sia a quello paesaggistico. Situazione in se paradossale e assurda, aggravata di fatto dallo spreco immane di denaro pubblico, non solo per la inutile realizzazione dell’opera, quanto per il suo abbattimento. (…) Nel mese di febbraio 2011 il sindaco aveva incontrato i cittadini di Saragiolo e li aveva informati sullo stato dei lavori che erano ormai in dirittura d’arrivo (…) aveva accennato alla necessità di individuare le modalità di gestione da concordare con le organizzazioni presenti nella comunità. La struttura non doveva consistere in un mero contenitore, ma diventare “momento e luogo effettivo di migliorare socialità degli abitanti di Saragiolo”. (…) Ora però quel “centro”, così a lungo atteso e desiderato, prossimo alla inaugurazione, rischia di essere abbattuto e scomparire. Fonte: Corriere di Siena – Amiata del 12/10/2011 pag. 15, l’articolo completo è visibile anche su internet.Questo del Saragiolo è solo uno dei moltissimi spazi disponibili sull’Amiata non utilizzati. Quasi ogni paese ha la sua storia di circoli chiusi e locali notturni che devono staccare la musica a mezzanotte. Perchè se qualcuno disturba la quiete pubblica, o compie atti vandalici, al di fuori di un pub (o di una stanza autogestita) le strutture vengono multate o addirittura fatte chiudere, ma se il solito soggetto compie le stesse gesta all’esterno di una banca, o di un supermercato, puniscono solo il colpevole come è giusto che sia? Dobbiamo riprenderci la montagna, viverla e renderla vitale. Servono presa di coscienza ed azione. Adesso.
GEOTERMIA E INQUINAMENTO DI ACQUA E ARIA: A CHE PUNTO SIAMO?
“Monte Amiata: Arcidosso frena sulla geotermia.” Il Comune di Arcidosso, il cui territorio sarà coinvolto dall’attivazione della centrale ENEL Bagnore 4 (a causa delle correnti d’aria i fumi la colpirebbero direttamente), ha deciso di porre momentaneamente un freno alla costruzione immediata di nuove centrali geotermiche amiatine. Il motivo? “CI SONO LE CIFRE CHE PARLANO, PERCENTUALI PIÙ CHE SOSPETTE DI MORTI IN PIÙ.” Forse l’hanno capita. Forse davvero stanno prendendo in considerazione i rischi di una Geotermia realizzata in questo modo da Enel, con scavi troppo profondi che creano un riversamento di metalli pesanti e radioattivi nelle falde acquifere e senza il costante utilizzo dei filtri abbattitori che riducono l’inquinamento dell’aria. Questa modalità tutela solo gli interessi della multinazionale PENEL, ma non quelli degli Amiatini, tanto meno la loro salute. Con una Geotermia a bassa entalpia a ciclo binario si potrebbero riscaldare a costi irrisori tutte le case della montagna senza inquinare. La Geotermia è una risorsa energetica Amiatina sicuramente è da utilizzare, ma può avere senso solo se fatta in un modo eco-sostenibile, nel rispetto della salute di tutti gli abitanti.SVEGLIA 2/4
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LE MULTINAZIONALI DI PROFITTO SONO IL PROBLEMA
SPRECO DI CIBO ED ENERGIA.
INTANTO SI MUORE ANCORA DI FAME
E DI INQUINAMENTO
Si stima che in tutto il mondo il 40% del cibo che si produce finisce nella spazzatura. Nel mondo muore un bambino di fame ogni 4 secondi.
Per produrre, confezionare e distribuire cibo è necessaria molta energia. Per produrre energia si inquina l’ambiente.
In Italia lo spreco annuo di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili ammonta a 6milioni di tonnellate pari ad un valore di mercato dioltre 46 miliardi di €uro (fonte: ANSA). Ogni giorno finiscono in discarica o all’incenerimento oltre 16 mila tonnellate di alimenti. Si potrebbero sfamare costantemente (e risparmiando sullo smaltimento) più di 44 milioni di persone con tre pasti al giorno (ANSA).
I supermercati sono obbligati per “legge” a mettere il cibo non venduto o che si avvicina alla cosiddetta data di scadenza e gettarli nei contenitori dei rifiuti. Se questa è civiltà…
FREEGAN è colui o colei che per motivi etici ed ecologici ha fatto una scelta: riempire frigorifero e dispensa servendosi degli “scarti”.
Enel Cuore, l’Associazione di utilità sociale senza fine di lucro (Onlus) di Enel il cui scopo è sostenere iniziative di solidarietà verso persone svantaggiate, ha scelto di essere al fianco del CE.D.I.S., la cooperativa della Diocesi di Bari-Bitonto che ogni giorno opera per l’integrazione tra normodotati e disabili. Un dono concreto: due pulmini, adeguatamente attrezzati, destinati al trasporto di disabili. La consegna delle chiavi avverrà domani, giovedì 29 settembre, alle ore 12,00 presso la sede del CE.D.I.S., nei locali della Fondazione Beniamino Lorusso Cipparoli tra: Gianluca Comin, Consigliere Delegato di Enel Cuore e Direttore Comunicazione di Enel e S. E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto. (ARTICOLO REALE TRATTO DA enelsharing.enel.com). Iene S.p.A. regala due pulmini alla diocesi di Bari con un iniziativa chiamata “un tetto per tutti”, ma contemporaneamente in Guatemala sta evacuando un’intera valle che sarà allagata per creare un’enorme diga “GREEN ENERGY”. Inghiottiranno letteralmente 32 comunità maya senza devolvergli nessun compenso. Ovviamente le comunità indegene hanno cercato il colloquio con la multinazionale: “ENEL (Green Power) e l’ambasciata italiana si rifiutano di dialogare con la comunità di San Felipe Chenla. L’ambasciata italiana ed i dirigenti di ENEL si sono rifiutati di visitare la comunità ixiles nonostante abbiano ricevuto vari inviti, ed al contrario hanno rivolto minacce e intimidazioni di vario tipo contro le comunità indigene locali e contro persone che promuovono il rispetto e difendono i diritti umani fondamentali ed i diritti collettivi dei popoli indigeni. (…) Vale a dire che non solo il governo del Guatemala, ma anche il nostro paese, l’Italia, tutti noi, saremo responsabili di quanto è accaduto oggi e di quanto accadrà nei prossimi giorni nelle montagne del Quiché. Tutti i detenuti politici, i bambini e le donne, gli uomini, ancora una volta terrorizzati dalla violenza militare, tutte le persone ferite, picchiate o uccise nei prossimi giorni nelle montagne del Quiché saranno detenute, terrorizzate, ferite, picchiate o uccise per colpa delle Iene.” (ildemocratico.com) Migliaia di persone non perderanno solo la casa, ma tutto ciò che sempre gli ha circondati in cambio di botte e prigione. Nel nome della Green Energy, del progresso e della prepotenza che contraddistingue Enel. Iene cuore, Beneficenza un cazzo. Rifiutate Enel. È sporca di sangue ed ingiustizia. SVEGLIA 3/4
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NIENTE PADRONI A CASA MIA
Enel Green Power, la società Enel specializzata nelle fonti rinnovabili, è entrata in qualità di socio fondatore della Desertec Industrial Initiative. Cos’è? Si tratta di una rete di centrali produttrici d’energia “verde” che si prefigge produrre il 15% della richiesta europea. In pratica monteranno distese di pannelli solari in Africa ed al sud Italia, mega pale eoliche dal sud del Marocco alla Svezia. La ciliegina sulla torta la rappresentano le centrali geotermiche in Islanda, Spagna, Turchia ed Italia: fra cui Monte Amiata: Bagnore 4.
Che meraviglia, energia pulita e a basso costo per Penel.
A CHI APPARTENGONO DI DIRITTO QUESTE RISORSE E CHI DOVREBBE GESTIRLE?
Per l’Amiata il problema è molto simile a quello del Guatemala. Le Iene (che sono una società privata solo in parte statale) arrivano, sfruttano la risorsa come desiderano ed in cambio offrono solo un paesaggio deturpato, un sistema economico (qua il turismo è qualcosa di importante) ecologico e sociale in crisi e bollette da pagare. Vi sembra giusto?
La geotermia è una risorsa di questa montagna non dovrebbero essere i sui abitanti a gestirla e goderne i benefici sia pratici che economici?
“La geotermia in Italia è sfruttata in Toscana, una sorta di ‘Texas’ italiano, dove al posto dei pozzi di petrolio ci sono giacimenti geotermici che valgono oltre 300 miliardi di euro. Con il vapore estratto dal suolo si potrebbero produrre oltre 5 mila miliardi di kilowattora, una quantita’ sufficiente per soddisfare circa 70 anni di consumi elettrici nazionali.” (Fonte: energoclub.it Dati: ANSA)
Provate ad immaginare un attimo se tutti o anche solo un 20% dei ricavati delle centrali anziché finire in Austria, Svizzera o chissà su quali conti correnti, fossero riparti fra gli abitanti e le amministrazioni locali.
Saremo tutti ricchi. Straricchi. Potremo permetterci mezzi di trasporto pubblico efficienti, non inquinanti e gratuiti, le proprietà immobiliari dotate di elettricità ed acqua calda gratuite triplicherebbero o più il loro valore in un brevissimo lasso di tempo, i comuni avrebbero tutti i fondi per gestire le aree pubbliche e si potrebbero permettere lussi oggi impensabili, le attività commerciali rifiorirebbero e molto altro. Insomma sarebbe la fine della crisi, un accesso diretto ad uno dei periodi più floridi della storia locale.
NON DOBBIAMO DIRE NO ALLA GEOTERMIA, MA AD ENEL.
Un secco no e cacciarli a calci nel culo. Perchè le Iene non sono che avide mangiatrici di carogne. La loro politica è far marcire per poter divorare in pace, evitando eventuali ribellioni del loro pasto.
Noi siamo come la preda che è appena caduta al suolo. Nostro imperativo rialzarci immediatamente. Dimenandoci se necessario, e correre sicuri verso la nostra strada. Se non lo faremo, semplicemente non ci saremo più. L’Amiata diverrà una terra triste e disabitata com’è già successo nella montagnola senese fino a Larderello. Andate un a vedere se non ci siete mai stati. Solo tubi e soffioni puzzolenti, nient’altro. Strade dismesse, niente agriturismi, quasi nessun turista, pochissimi abitanti, paesi interi abbandonati.
COME EVITARLO?
I veri proprietari della montagna, cioè gli amiatini con l’aiuto dei residenti delle province vicine devono unirsi in un consorzio popolare, togliere le centrali alle Iene e gestirle per conto loro. Il fine sarà quello di ricavare il denaro necessario per aggiornarle. Questo perchè a noi non serve una centrale più grande (come Bagnore4) e non servono le attuali centrali, vecchie obsolete ed inquinanti, di Penel.
A noi serve microgeotermia a ciclo binario pulito.
Non è utile che le nostre risorse vengano gestite da sconosciuti al solo scopo di produrre soldi facili e potere. Abbiamo bisogno di gestirle noi diretti interessati, al fine di produrre benessere per chi ci vive vicino, nel rispetto della terra che amiamo.
Quindi senesi e grossetani riuniamoci, facciamo la voce grossa da bravi toscani (gli acquisiti contano uguale), scacciamo le Iene, riprendiamoci ciò che è nostro e gestiamolo da uomini (e donne) che non hanno bisogno di nessuno che gli dica come fare. Sveglia. Ad incazzarci davvero e liberarci delle Iene una volta per tutte c’è solo da guadagnarci.
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