Oggi ad Arcidosso, in occasione del sabato di carnevale, si è svolto un Flash mob (mobilitazione veloce) allo scopo di risvegliare le problematiche riguardanti la gestione della geotermia amiatina. La geotermia infatti è si una risorsa energetica rinnovabile e pulita al 100%, ma solo se utilizzata correttamente. Attualmente sono le lENE a sfruttare la risorsa (del valore stimato di 300 miliardi di euro). Lo fanno con le centrali di Abbadia, Piancastagnaio e Bagnore. Le centrali che usano sono studiate per produrre enormi quantità di energia elettrica pronta per essere “impacchettata” e rivenduta. Sono macchine per soldi che inquinano in modo vergognoso e stanno facendo ammalare la montagna e i sui abitanti.

Ciò che bisognerebbe fare è chiudere queste centrali e sviluppare la micro-geotermia.

Questa forma di utilizzo viene scartata a priori da lENE perchè non adatta a creare grossi profitti centralizzati. Al contrario renderebbe buona parte del grossetano e del senese completamente autosufficente sul piano energetico. Questo significa che gli amiatini non solo smetterebbero di pagare le bollette, ma addirittura guadagnerebbero in modo onesto e compatibile con l’ambiente che li ospita.

Le lENE non molleranno facilmente e bisogna darsi da fare subito per addomesticarle visto che stanno addirittura cominciando la costruzione di una nuova terribile centrale (Bagnore4) che depaupererà definitivamente i bacini idrici ed il paesaggio. La posta in gioco però è troppo alta.

Possiamo decidere che siamo troppo deboli, ciechi e vigliacchi per difendere la terra che ospita le nostre case da una multinazionale senza scrupoli oppure, che siamo abbastanza lucidi e responsabili da gestire noi ciò che ci appartiene e farne così la nostra miniera d’oro.

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