SVEGLIA
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numero pilota (prima stampa originale dic 2011)

SVEGLIA

LA VIOLENZA SI PUO SEMPRE EVITARE CON L’INTELLIGENZA

Lo slogan scelto è un insegnamento acquisito dagli scacchi.

Se non lo si applica, il rischio di perdere è notevolmente più alto.

+ TECNOLOGIA USIAMO + SIAMO CONTROLLABILI

Quest’altra verità fa si che la nascita di questo strumento sia necessaria.

Si tratta di un periodico atemporale, ristampabile finche utile, che prevede edizioni speciali.

SVEGLIA non conosce editore né mercato. Può e anzi dovrebbe essere riprodotto, venduto (sia reinvestito il ricavato ai fini della diffusione), regalato, fatto trovare (è possibile che chi ne possiede copia/e non ne conosca provenienza e contenuto) dal lettore stesso.

NON SCRIVO PER ME, MA PER RAPPRESENTARE INTERESSI DI MOLTI.

Questa la mentalità con la quale scriveremo. L’intenzione: partecipare attivamente alla creazione un laboratorio fonte di conoscenza utile positiva, che non sia strumento di critica e lamento, quanto di consigli che aiutino a migliorare l’esistenza di chi ne entrerà in contatto e ne farà uso e distribuzione.

SVEGLIA NON È REGISTRATO PERCHÈ NON È UN GIORNALE. SONO SOLO IDEE CHE SONO STATE SCRITTE PER USO PRIVATO ED EVENTUALMENTE FOTOCOPIATE E FATTE CIRCOLARE DA ALTRI PRIVATI CHE HANNO RITENUTO UTILE FAR CONOSCERE A PERSONE A LORO CARE.

CHIUNQUE PUÒ EDITARE SVEGLIA A CASA SUA PER CONTO SUO, SARANNO POI LE IDEE RITENUTE DA OGNUNO PIÙ INTERESSANTI AD ESSERE RIPRODOTTE E DIFFUSE.

Questi gli obiettivi principali:

Consigli di gestione finanziaria tendenti a minimizzare l’utilizzo di denaro.

Progetti di gestione delle risorse energetiche locali in modo autonomo e sostenibile.

Distaccamento dalle grosse aziende, sviluppo e sostegno del micro locale ad azione benefica globale.

Miglioramento delle condizioni di vita. Difesa del patrimonio naturale e culturale.

Difesa delle minoranze e dei più deboli. Riorganizzazione sociale.

GLI ARTICOLI DI SVEGLIA NON CONTENGONO MESSAGGI INNEGGIANTI AD AZIONI VIOLENTE CHE POSSONO METTERE IN PERICOLO LA VITA PUR SOLO LIEVEMENTE DÌ ALCUN ESSERE SENSIENTE.

LO SCOPO DI SVEGLIA SONO LA TUTELA E IL PROGRESSO POSITIVO

DI TUTTO CIÒ CHE È TERRESTRE.

NEL CASO DOVESTE INCONTRARE UNA COPIA NON RIPORTANTE QUESTA DICITURA, O CONTENENTE QUALUNQUE COSA CONTRARIA A QUESTO PRINCIPIO, SIETE DI FRONTE AD UNA COPIA FALSA.

NON FATELA CIRCOLARE E DISTRUGGETELA”

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numero pilota 1/4

SVEGLIA

BASTA VELENO NELL’ARIA E NELL’ACQUA

“Le purissime arie dell’Amiata” è ormai espressione obsoleta. Bagnore 3 scarica nell’aria il doppio dei veleni di tutte le altre centrali amiatine. Figuriamoci quello che succederà con Bagnore 4 di potenza doppia.

Tratto da: http://www.ilcambiamento.it/spazio_opinioni/geotermia_amiata_arsenico.html

ENEL ci avvelena? Ecco cosa fare.

Disconnettersi dalla multinazionale ENEL non solo è eticamente corretto, ma anche conveniente. Esistono molte possibilità, ma l’alternativa più facile e conveniente per gli amiatini è la toscana ESTRA. Fare il passaggio è gratuito e da accesso ad alcune offerte speciali. Il risparmio a fine anno per una famiglia media è del 15% circa. Al momento del passaggio sarebbe opportuno scrivere ad ENEL spiegando che si è cambiato operatore a causa della loro politica incorretta riguardo la geotermia amiatina. Se questa operazione verrà compiuta in massa non potrà passare inosservata. Invitate dunque tutti i clienti, enti ed aziende comprese, ENEL a cambiare operatore. Protestate animosamente con chi non lo dovesse fare.

CHIEDETE AI COMUNI E AGLI ENTI DI NON ACCETTARE DENARO DA ENEL PENA IL BOICOTTAGGIO E IL SABOTAGGIO (da effettuare in modo pacifico e legale)

Partecipare attivamente alle riunioni dei comitati NO GEOTERMIA e pubblicizzarle. Creare altri comitati e riunioni anche non ufficiali. Studiare e realizzare micro-geotermia, micro-eolico ed altre alternative.

Stilate una lista da pubblicare e rendere nota di tutte le persone e attività collegate ad ENEL.

Indirizzate lettere che esprimano il vostro disappunto nei confronti dei progetti ENEL riguardanti la geotermia amiatina, fate spamming con mail, telefonate di protesta, pacchi pieni di rifiuti con la dicitura “GRAZIE PER AVVELENARMI, CONTRACCAMBIO IL FAVORE” a ENEL, comuni partner, dipendenti, clienti… fatelo in maniera ossessiva.

Il successo di un boicottaggio, come movimento non strutturato, dipende dalla sua capacità di diffondere il messaggio. Quindi se siete interessati alla vostra salute mettetevi al lavoro.

Nell’intervento all’assemblea dell’Enel, la Fondazione Culturale di Banca Etica ha sollevato il tema cruciale dei costi e degli impatti economici degli investimenti nel nucleare. “É ironico che una delle soluzioni individuate da Enel per finanziare i propri piani (nel nucleare – ndr) sia la vendita di quote nella divisione a maggiore redditività, Enel Green Power.”

Tratto da :http://www.unimondo.org/Guide/Economia/Boicottaggio/Fondazione-Banca-Etica-nel-mirino-Eni-e-Enel-per-le-controllate-nei-paradisi-fiscali

Se avete un reddito familiare inferiore a 7500€ o 20000€ (con 3 figli a carico) avete diritto al bonus sociale sulla fornitura di energia elettrica e GAS pari al 20% di sconto sulle bollette.

Richiedetelo in Comune. info http://www.autorita.energia.it/it/bonus_sociale.htm 800.166.654.

Un giorno ci prenderemo le buone cose della terra
Che i parassiti accumulano e vendono;
Ci terremo per noi ciò che produciamo
E i capi se ne vadano all’inferno.
La terra è sul bottone che portiamo noi del sindacato
Noi scateneremo il gatto del sabotaggio se non avremo quel che ci spetta!

Tratto da: “The Harvest Song”, Ralph Chaplin, 1913.

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CRISI? FACCIAMOLA VENIRE A LORO

Rimborso IVA su TARSU (tassa sui rifiuti)

La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa. Ci hanno fatto pagare l’IVA quando non avrebbero dovuto.

Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni passati. Inoltre chi richiede il rimborso bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita sempre in Italia, chi non conosce i propri diritti e non li reclama, non ne usufruisce.

Questo il modulo per la richiesta da inviare a chi ha emesso le fatture che dovranno essere allegate.

Spett.le

……………

Via …………., ..

…………………. (…)

Raccomandata A/R

Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

Il/la sottoscritto/a ………………………………………, nato/a a ………………………………………….. il ../../…., C.F.: ……………………………………….. e residente in ……………………………., Via ……………………… numero … CAP ………, in qualità di : proprietario/ dell’immobile sito in ………………, Via …………….. n. …, iscritto al Catasto del Comune di …………………….., Sezione …., Foglio …., Pratica ………………;

PREMESSO CHE

ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente.

Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità» ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.

Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi

CHIEDE

  1. Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei singoli pagamenti;

  2. l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.

Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della

presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.

In fede,

 

Da consegnare a chi vi ha fatturato la tassa. Ricordatevi di allegare al modulo la copia delle fatture in vostro possesso. Se avete solo i bollettini, usateli comunque senza indicare gli importi dell’Iva versata. Se negli ultimi 10 anni è cambiato il gestore del servizio, ad esempio siete passati dal versamento al comune a quello all’ente municipalizzato, inviate due richieste separate per i rispettivi periodi. La prescrizione per la richiesta di rimborso dell’Iva è di 10 anni, ma potete bloccare questo termine inviando il modulo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Il comune o gli altri enti a cui avete pagato la Tarsu hanno 90 giorni per rispondere alla vostra richiesta di rimborso. Se non rispondono vale il principio del “silenzio diniego”. Cosa fare se negano il rimborso: Se l’Ente non riconosce la sentenza della Corte costituzionale e vi nega il rimborso, o non risponde, potete presentare un ricorso alla commissione tributaria provinciale. Potete farlo come singolo contribuente se il valore della causa risulti inferiore a 2.582,28 euro. Al di sopra di questa cifra è necessario farsi assistere da un avvocato. Per fare ricorso alla commissione avete 60 giorni di tempo dal momento in cui ricevete la risposta negativa dell’ente o dal termine dei 90 giorni dalla presentazione della richiesta di rimborso.” Fate girare questa comunicazione perché ovviamente i mezzi di comunicazione tradizionali quasi non ne parlano.

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SVEGLIA

SOLDI: RELIGIONE MODERNA

È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema monetario e bancario, perché se accadesse scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.”Henry Ford 1863 1947.

Per avere un’idea di cosa sono denaro, inflazione e debito pubblico guardate questo breve documentario:

http://www.youtube.com/watch?v=jpOFJaabTOssono tre parti.

Se vogliamo migliorare le condizioni di vita nostre e degli altri sarebbe opportuno limitare l’uso del denaro il più possibile. Teniamoci aggiornati su come fare: Ecco alcune possibilità già alla nostra portata:

  • Creazione di orti a gestione comune usando anche tecniche innovative come la permacultura.

  • Creazione di GAS gruppi d’acquisto solidali.

  • Creazione di gruppi di volontari che riciclino e distribuiscano “gli avanzi di fine giornata” di mercati, supermercati, forni… che ogni giorno, senza vergogna alcuna, gettano impressionati quantità di cibo. Protestare, boicottare e sabotare quando la “politica aziendale” impone il cassonetto.

  • Smettere di consumare carne di provenienza industriale che mantiene i costi bassi grazie alla privazione dei diritti basilari degli animali (es. vedere la luce del sole anche una sola volta nella vita, o calpestare un suolo non di cemento…), ma soprattutto grazie ad enormi sovvenzioni statali ed europee che potrebbero essere impiegate ben diversamente.

  • Autoproduzione di carburanti alternativi al petrolio (più semplice di quel che si pensa)

  • Riciclaggio e baratto. Un esempio efficace di Baratto moderno ce lo offre il sito WWW.REOOSE.COMonline dallo scorso 1 settembre 2011, una forma di e-bay molto innovativa dove non si usa il denaro. Reoose nasce per dar vita ad un consumo sostenibile che riduce rifiuti ed uso della moneta.

  • Chiudere i conti correnti che avete nelle banche correnti tradizionali o alle poste e trasferite i vostri capitali su BANCA ETICA che li reinvestirà i progetti ben diversi da guerre, produzioni di armi, aziende farmaceutiche senza scrupoli, centrali nucleari, speculazioni, sfruttamento del lavoro nel terzo mondo, etc… informatevi su WWW.BANCAETICA.COM vi piacerà inoltre sapere che banca etica ha acquistato quote di ENI e ENEL per poter così aver accesso e voce in capitolo alle riunioni di queste due aziende energetiche, le due più potenti d’Italia, considerate fra le peggiori a livello mondiale (vedi link pagina 3).

Questo primo numero di SVEGLIA finisce qui. Siamo alla ricerca di volontari che mettano a disposizione indirizzi web e fisici dove inviare il materiale. Come spiegato in prima pagina siete inoltre invitati a creare voi stessi nuove edizioni e copie e diffondere la presente, possibilmente rispettandone le idee base proposte.

Stiamo inoltre cercando fotografi per la creazione di un calendario 2012 (le foto dovranno essere pronte non oltre il 10/12/2011. Il tema delle foto sarà: “Amiata, vi piace questo panorama? verreste in vacanza qui?” i soggetti da fotografare saranno interni ed esterni delle centrali Geotermiche ed i loro effetti, degli impianti di produzione carne industriali (es. billificio Amadori), scempi edilizi, ecc…

Allora? Cosa state aspettando?

SVEGLIA

PRESTO CHE È TARDI, IN AZIONE!

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numero pilota 4/4

1 Comment to “numero pilota (prima stampa originale dic 2011)”

  1. SVEGLIA ha detto:

    Per ricevere il numero pronto da stampare inviare una richiesta a SVEGLIA@BASTARDI.NET